Lettera di Matteo Salvini sulle elezioni e l’Unione Europea per rilanciare le sue ambizioni seguendo gli insegnamenti di Silvio Berlusconi.
Matteo Salvini ha le idee chiare su come muoversi in vista delle elezioni Europee 2024 e di come ci si dovrebbe comportare con l’Ue. In una lettera al Corriere della Sera, il leader della Lega ha manifestato i suoi intenti sottolineando anche come voglia seguire, in un certo senso, gli insegnamenti di Silvio Berlusconi che “sdoganò il Movimento sociale italiano per bloccare il Pci-Pds, ora Pd”.
La lettera di Salvini su Ue e elezioni
L’Unione Europea da cambiare. Perché “il re è nudo”. Parole di Matteo Salvini che ha scritto una lettera al Corriere della Sera dove ha messo in chiaro i suoi obiettivi e il suo piano di azione in vista delle elezioni Europee 2024.
Il leader della Lega ha spiegato come voglia “proporre un modello diverso, una cooperazione tra Stati con pari dignità che si accordino su alcuni temi fondamentali”.
L’idea del leader verde è di trarre insegnamento da quanto fatto in passato da Silvio Berlusconi: “È un insegnamento di Silvio Berlusconi, che sdoganò il Movimento sociale italiano per bloccare il Pci-Pds, ora Pd. Includere. Non porre veti. Sono convinto che l’integrazione europea non sia stata immaginata per moltiplicare la burocrazia e aprire alla carne sintetica, per cancellare frettolosamente i motori tradizionali e con essi milioni di aziende e posti di lavoro come sta sperimentando Volkswagen, per ideare nuove tasse sulle case, per rassegnarci a una immigrazione senza controllo”.
“Il re è nudo”
Il discorso di Salvini è poi andato avanti su alcuni punti: “L’Europa è un continente che affronta molti problemi oggi, sia interni che esterni, che vanno affrontati con concretezza e senza ideologia. Il centrodestra unito ha già consentito di smontare alcuni provvedimenti sbagliati come quelli sugli imballaggi”.
Interessante anche il pensiero sul clima: “La crisi climatica richiede una transizione progressiva verso un modello di sviluppo sostenibile e a basse emissioni di carbonio , ma senza penalizzare l’economia continentale nella competizione mondiale […]”.
E ancora facendo riferimento ai paletti di Bruxelles che sarebbero da freno alla crescita delle nazioni: “Il re è nudo, e non vogliamo girarci dall’altra parte ma anzi parlarne ad alta voce e in tutta Europa […]”.